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Come funziona l’algoritmo di Instagram

Ti sarà sicuramente capitato di chiederti come funziona l’algoritmo di Instagram e come mai quel post grafico tutto curato e perfetto è andato peggio di quell’altra foto mossa e pubblicata in due minuti senza pensarci su due volte, con una descrizione povera e un paio di hashtag a caso.

Se la risposta è affermativa, questo è l’articolo che stai cercando: per capirne di più sulle modalità di Instagram, sia che tu sia un semplice utente che cazzeggia seduto sul trono che un creator della madonna.

Intro

Adam Mosseri, Head of Instagram, lo scorso 8 Giugno ha pubblicato un annuncio dove spiega come funziona l’algoritmo di Instagram.
L’obiettivo? Far conoscere il funzionamento della piattaforma nella maniera più trasparente possibile e allontanare le convinzioni errate con una serie di articoli. Il primo dei quali parla appunto di algoritmo e di tutti quei “segnali” che lo aiutano a funzionare.

L’algoritmo

Instagram utilizza diversi algoritmi, classificatori e processi ed ognuno di essi ha una funzione specifica per personalizzare l’esperienza dell’utente sfruttando al meglio il suo tempo di permanenza in app.

Facciamo un salto nel passato per capire alcune cose.

Nel 2010, Instagram era un unico flusso di foto in ordine cronologico. Con gli anni sempre più persone si sono iscritte e hanno iniziato a condividere contenuti: riuscire a vedere tutto era diventato praticamente impossibile! Già nel 2016, le persone perdevano il 70% di tutti i post nel feed e quasi la metà di questi contenuti provenivano da contatti stretti.

Per questo motivo, il team di Instagram ha sviluppato e adottato un feed che classificasse i contenuti in base ai nostri interessi. Ogni sezione dell’app utilizza il proprio algoritmo e le proprie regole che si adattano in base all’utilizzo della piattaforma.

Come funziona: Feed e Stories

Feed e Stories Instagram

Feed e Stories sono spazi dove le persone vogliono vedere i contenuti dei contatti più stretti, che siano parenti e amici ma anche influencer o divulgatori più seguiti.

La maggior parte dei contenuti che troviamo nel Feed e nelle Stories, fatta eccezione delle inserzioni, sono di persone che seguiamo – qui ha inizio una prima classificazione.

Instagram, poi raccoglie tutta una serie di informazioni che lo aiuteranno a mostrarci dei post invece di altri: l’orario di pubblicazione, se siamo collegati da mobile o da computer, quanti “mi piace” mettiamo, se ci soffermiamo a vedere un video e altro.

I “segnali”, come li chiama Mosseri, più rilevanti nel Feed e nelle Stories ordinati per importanza sono:

  • Informazioni sul post: quante persone hanno messo “mi piace”, commentato o salvato il post, l’orario di pubblicazione, la durata di un video, la geo localizzazione.
  • Informazioni sulla persona che ha pubblicato il contenuto: aiuta Instagram a capire quanto quella persona sia interessante per noi e per le altre persone in base all’interazione delle ultime settimane.
  • La nostra attività: aiuta Instagram a capire i nostri interessi per poterci mostrare sempre di più quello che ci piace.
  • La cronologia delle nostre interazioni con un altro utente: questo aiuta Instagram a capire quanto quell’utente in particolare ci interessa o meno.

In base a questi “segnali” l’algoritmo elabora una serie di previsioni ragionate sulle probabilità che noi compiamo determinate azioni.

All’interno del Feed, le 5 azioni più importanti sono:

  1. Il tempo che dedichi al post
  2. Lasciare un commento
  3. Mettere mi piace
  4. Salvare il post
  5. Cliccare sull’immagine del profilo

Maggiore è la probabilità che un utente esegua una determinata azione, maggiore sarà il “punteggio” che Instagram gli attribuirà.

Parlando di Stories, invece, un tempo venivano penalizzate quelle in cui si condividevano i post, ora è tutto cambiato: non vengo più penalizzate ma anzi, il dato delle condivisioni viene tenuto in considerazione per la qualità del post stesso.

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Come funziona: Esplora

Esplora Instagram

La sezione Esplora dell’app è pensata per aiutarci a scoprire nuovi contenuti e si distingue molto da Feed e Stories.

Instagram compie anche qui una prima classificazione in cui seleziona foto e video che ci potrebbero interessare considerando i post a cui abbiamo messo “mi piace”, che abbiamo salvato o commentato. Fa, poi, un match tra gli interessi delle persone che hanno espresso preferenze uguali o simili alle nostre e ci suggerisce dei contenuti di conseguenza.

L’algoritmo e tutte le sue sfaccettature sono basati sulle probabilità e le azioni più importanti su cui si basano sono “mi piace”, salvataggi e condivisioni.

I “segnali” che vengono considerati per mostrarci i contenuti, ordinati per importanza sono:

  • Informazioni sul post: l’algoritmo considera quanto un post sembra essere popolare in base alla frequenza e alla rapidità con cui gli utenti interagiscono con il contenuto. Questi “segnali” sono molto più importanti nella sezione Esplora che nel Feed e nelle Stories.
  • La cronologia delle tue interazioni con l’utente che ha pubblicato il post: è altamente probabile che non conosciamo l’autore del post, ma se interagiamo con questa persona esprimiamo un interesse che aiuta l’algoritmo a capire i nostri interessi.
  • La nostra attività: sono le azioni come i “mi piace”, i commenti e tutte le modalità con cui abbiamo interagito con i post di Esplora in passato.
  • Informazioni sulla persona che ha pubblicato il contenuto: sono tutti quei “segnali” come il numero di volte che altri hanno interagito con questa persona nelle ultime settimane e servono a Instagram ad individuare contenuti interessanti, provenienti da tantissimi utenti diversi.

Come funziona: Reels

Reels Instagram

Reels è uno spazio dedicato all’intrattenimento e proprio come la sezione Esplora, la maggior parte dei contenuti che vediamo proviene da utenti che non conosciamo. Instagram segue una procedura di selezione molto simile a Esplora, ordinando i Reels in base a quanto li ritiene interessanti per noi.

Nel caso specifico dei Reels, Instagram si concentra proprio sul fattore intrattenimento con un occhio di riguardo per i creator meno famosi. Le previsioni più importanti che, i vari algoritmi fanno, sono sulla probabilità che guarderai un reel fino alla fine, metterai “mi piace”, lo troverai piacevole o divertente e accederai alla pagina dell’audio (un’indicazione circa la tua eventuale intenzione di creare un tuo reel). Questi sono i segnali più importanti che considerano, ordinati per importanza:

  • La nostra attività: Instagram considera i reel a cui abbiamo messo “mi piace”, che abbiamo commentato o con cui abbiamo interagito di recente. Questi segnali lo aiutano a capire quali contenuti potrebbero essere rilevanti per noi.
  • La cronologia delle nostre interazioni con la persona che ha pubblicato il reel: come per la sezione Esplora, è probabile che il reel che stiamo guardando sia stato realizzato da qualcuno che non conosciamo. Interagendo con questa persona facciamo capire all’algoritmo quanto può interessarci quello che ha condiviso.
  • Informazioni sul reel: sono i “segnali” del contenuto del reel, ad esempio la traccia audio, la sua comprensione da parte dell’apprendimento automatico (se il video è di bassa qualità o se c’è la presenza di watermark – i video di TikTok caricati su Instagram per capirci, sono penalizzati) e la popolarità del video.
  • Informazioni sulla persona che ha pubblicato il video: viene valutata la popolarità per aiutare le persone a trovare contenuti interessanti provenienti da altre persone diverse, offrendo contemporaneamente a tutti la possibilità di trovare un pubblico.

In che modo possiamo usare al meglio Instagram

Il modo in cui usiamo Instagram, come abbiamo capito, incide in maniera significativa sulle cose che vediamo. Continuando ad interagire con profili e post che ci piacciono contribuiamo a personalizzare sempre di più i contenuti. Instagram, inoltre, consiglia un paio di accorgimenti in più per aiutarlo nel suo lavoro:

  • Seleziona gli amici più stretti: questa funzione è stata pensata per consentirci di condividere le stories solo con i contatti più stretti, ma aiuta anche Instagram a dare maggiore priorità alle persone che abbiamo selezionato, nel Feed e nelle Stories.
  • Silenzia le persone che non ti interessano: questa funzione è fatta per silenziare un account di cui non vuoi più vedere quello che condivide ma senza smettere di seguirlo. Aiuti Instagram a fare una selezione.
  • Contrassegna i post consigliati con “non mi interessa”: ogni volta che vediamo sia nella sezione Esplora che nel Feed, qualcosa che non ci interessa possiamo esprimere la nostra preferenza come nello screen qui sotto. In questo modo educhiamo l’algoritmo a mostrarci solo contenuti pertinenti per noi.

Instagram possiamo permetterci di dire che è una sorta di gioco delle probabilità che si affina man mano che noi compiamo delle azioni verso dei contenuti e altri account.

Una piattaforma complessa che se usata con alcuni accorgimenti strategicamente studiati sicuramente può ritornare grandi soddisfazioni, ovviamente in base all’obiettivo che ci siamo prefissati.

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