Branding, Design

La magia del packaging

Il design del packaging è una vera magia, e per molti è un’arte in costante movimento. In questo articolo voglio sorprenderti sbirciando tra i vari lavori di design del prodotto realizzati nel corso degli anni, dando una visione di quanto sia possibile realizzare in un mondo di colori, innovazione, tecnologia e design.

Il packaging è nel marketing quella sezione che studia le modalità di confezionamento e presentazione di un prodotto, ed è molto interessante chiedersi come i creativi di tutto il mondo vivano il loro processo creativo verso l’innovazione in modo così stupefacente.

C’è da dire che spesso, grazie al background che appartiene alla cultura dei designer, è facilmente intuibile il loro paese di provenienza, azzeccandolo con una discreta precisione. Se la cultura di una nazione incide molto sulla creazione dei prodotti e del loro confezionamento, in particolare dei prodotti in ambito alimentare, è anche vero che i creativi si affidano ai medesimi metodi quando si tratta di innovazione e design del packaging. Nonostante ciò, il livello di innovazione è comunque differente da paese a paese.

In questo articolo, nel quale ti porto degli interessanti esempi dall’estero, voglio darti un elenco di 7 modi per innovarsi nel design del packaging di prodotto, divisi abbastanza a caso senza nessun ordine di importanza, e che, come responsabile marketing o titolare d’azienda, puoi utilizzare come spunto interessante per i tuoi prossimi progetti di marketing e sviluppo del packaging di prodotto.

1. Trasforma il prodotto in un attore e dagli il ruolo di interprete

Il prodotto va trattato come una star e va messo al centro della scena del nostro progetto di packaging, su questo non si discute, è una regola, e i grandi marchi sanno veramente tutto di questo approccio. Un esempio strabiliante appartiene ad un marchio sud coreano di un deodorante con confezioni adorabili con disegni di ampi sorrisi e manine alzate su un paio di braccia di plastica trasparente attaccate alla confezione principale mostrando per cosa è utilizzato il prodotto.

Etude House

2. Prendi in prestito dai marchi di lusso

Un nuovo modo per attirare l’attenzione senza ricadere nell’uso della solita vecchia immagine stantia è utilizzare la comunicazione del linguaggio visivo dei marchi di fascia alta, con un linguaggio che richiama la qualità, la distinzione e lo status di appartenenza che non tendiamo ad associare a quel livello di prodotto. Un esempio è il sorbetto thailandese confezionato in vetro trasparente o la confezione appositamente studiata per una marca di prosciutto spagnola, presentata in un magnifico astuccio nero con manico a forma di maialino dorato.

3. Esagerare per cosa viene utilizzato il prodotto

Progettare immagini per scioccare: non solo segue la prassi secondo cui il design del packaging deve accentuare qualsiasi caratteristica specifica distinguendo un prodotto dall’altro, qui si fa un bel passo in avanti, esagerando e distorcendo ancora di più questa “regola”. Vero che lo shock in casi di questo tipo dovrebbe essere positivo, ma non sempre è così, tuttavia, funziona se usato con saggezza e coraggio. È il caso di degli stivali dall’aspetto spaventoso avvolti da anguille che ne dimostrano la loro impermeabilità.

4. Gioca con le emozioni

 

Le tecniche di memorizzazione mi hanno insegnato che i ricordi nascono dalle emozioni, quelle forti e possibilmente positive e coinvolgenti, quindi perché non sfruttarle a nostro favore? Come il ritratto di un bambino carino che indossa un cappello, che è la confezione per la zuppa di pomodoro e invece sta mandando un grande bacio alle foglie (lo potete trovare a pagina 226 di “The Packaging 3 Design Book”). Semplicemente irresistibile.

Iscriviti alla Newsletter

Unisciti a una community di centinaia di imprenditori come te

 

5. Distorce l’uso previsto del prodotto

Uno dei miei approcci preferiti, audace e coraggioso, soprattutto da parte dei brand. Trovo sia molto facile sbagliare, ma quando si ha successo suscita molto facilmente un forte interesse nel consumatore, come è accaduto per i rotoli di carta igienica giapponesi confezionati per sembrare un pezzo di frutta come fragola, kiwi o anguria o le “Uova per Soldati” confezionate in scatole in stile militare con lo scopo di raccogliere fondi per beneficienza.

6. Ignorare la fase di confezionamento e svelare subito il prodotto

Un colpo di genio che garantisce il massimo impatto sullo scaffale: il consumatore si trova a contatto diretto con il prodotto anche se viene venduto sfuso. Un fantastico esempio è la birra russa il cui pack di plastica da un litro di capacità sembra proprio un bel bicchiere di birra ghiacciata, o come la plastica che avvolge le marmellate di Boom Bariq, che subito svela l’essenza della mela, della fragola o della pera, senza dimenticare al rossetto by Marc Jacobs che ricorda una matita.

Volkbier
Marc Jacobs

7. Utilizzare modi alternativi per mostrare come utilizzare il prodotto

Come nel caso del secondo classificato nel 2016 per il premo Pentaward dove il designer, piuttosto che mostrare un piatto con il pollo ha deciso di disegnare un enorme uccello in piedi accanto ad un uomo su una sedia a dondolo. O quanto le nocciole siano golose per uno scoiattolo al punto di riempirsi letteralmente la bocca.

Milk & Honey Land – Delivery of meat and emotions
© Immagine Associati 2024 Privacy Policy e Cookies Policy